Quando ci avviciniamo al restauro di un mobile, abbiamo un atteggiamento che differisce completamente da una riparazione comune. Non ripariamo, infatti, ma cerchaimo di restituire all’oggetto il suo stato originario, il suo significato preciso, senza però cancellare del tutto gli effetti del tempo. Una delle grandi diatribe sul restauro moderno.

Il restauro del mobile non deve rivedere l’uso dell’oggetto, non deve “snaturarlo”. Deve essere, se possibile, misurato e limitato. Il restauro è un approccio prima di tutto culturale, oltre che artistico. Quindi il restauratore diventa un “custode” di un patrimonio artistico, non un semplice “aggiusta tutto” costoso…

Gli incastri usati all’epoca, le essenze, come reagisce il legno agli sbalzi di temperatura e al passare del tempo. Tutto nel lavoro del vero restauratore è da tenere in considerazione. Per questo il nostro motto è: A volte non restaurare è meglio di un cattivo restauro.